Il nostro editoriale parte da un’analisi generale sui tre gironi di Lega Pro. Naturalmente ci soffermiamo sul testa a testa tra SudTirol e Padova, con i veneti che sono riusciti a vincere le ultime partite in concomitanza con l’arrivo in panchina di Oddo ma che continuano a giocare decisamente male. Basti pensare che, nell’ultima sfida, nemmeno la doppia superiorità numerica ha consentito di battere la FeralpiSalò con un risultato più rotondo rispetto allo striminzito 1-0, al punto che parte della tifoseria ha comunque fischiato la squadra ma anche una società che, piuttosto che cambiare dirigenza a gennaio, avrebbe dovuto prendere giocatori. E’ chiaro che, in caso di playoff, i biancoscudati sarebbero tra i favoriti in virtù di una rosa obiettivamente di livello alto per la categoria, ma Oddo è chiamato a dare una scossa per davvero anche per rilanciarsi dopo annate condite da tanti esoneri e qualche retrocessione. Non si desta dal torpore, invece, il Seregno, circondato dalle polemiche e ora decisamente a rischio dopo il ko interno con l’Albinoleffe frutto soprattutto di un pessimo secondo tempo. Nulla di personale contro Alberto Mariani, ma ancora oggi ci chiediamo come mai mantenga salda la sua posizione mentre altri colleghi sono stati esonerati per molto meno. Nel girone B, invece, il colpaccio lo fa l’Olbia, capace di vincere per 2-1 sul campo di un Modena che sembrava prossimo alla fuga mentre ora deve guardarsi seriamente alle spalle dal ritorno di una Reggiana in grande condizione. Entrambe meriterebbero il salto diretto per lo spettacolo che stanno offrendo, il fatto che Cesena, Entella e Pescara siano lontane anni luce viene dato quasi per scontato ma è frutto del grande lavoro svolto dalle società e dai rispettivi tecnici.
E veniamo ora al girone centro-meridionale. Non ci soffermeremo sulla vicenda Catania. I fatti sono noti a tutti, altre vicissitudini hanno agitato la piazza e siamo fortemente convinti che una realtà del genere meriterebbe un trattamento diverso. Si spera che l’ulteriore e breve proroga non sia un prolungare l’agonia ma un estremo tentativo per restituire quantomeno serenità all’ambiente e ad un gruppo che, sul campo, sta onorando la maglia. Il Bari torna in fuga dopo il ko del Catanzaro, manna dal cielo al vittoria in extremis sul Francavilla dal momento che oggi si disputerà lo scontro diretto e anche un malaugurato passo falso potrà essere gestito con relativa serenità. Avremo modo di soffermarci nei prossimi giorni sul grande spettacolo di pubblico, con un “Ceravolo” in versione dodicesimo uomo e una degna rappresentanza dalla Puglia. Non è un mistero, del resto, sia il girone in cui il fattore tifo incide maggiormente. Per la lotta playoff troppo sottovalutato il Foggia. La squadra rossonera, guidata da Zeman, nonostante qualche sconfitta inattesa e la vicenda penalizzazioni, sta disputando un buon campionato al netto di una rosa composta principalmente da giovani. Una menzione particolare per Alessio Curcio che, pur giocando in una posizione differente da quella abituale, si è messo totalmente a disposizione consapevole che, con un maestro del genere in panchina, potesse ultimare il processo di maturazione. Da trequertista ad ala con compito di offendere. In pochi ci credevano a inizio stagione, i dati invece parlano di nove reti e nove assist. Per non parlare di Nicolao, difensore voluto fortemente dal trainer boemo che sta offrendo un rendimento straordinario. In ottica spareggi ci sono sicuramente avversarie più forti dei satanelli, ma i playoff sono un terno al lotto ed è notorio che le squadre di Zeman inizino a correre da marzo in poi. Un fattore da prendere in considerazione, così come la bolgia dello Zaccheria che renderebbe il Foggia osso durissimo in caso di gara casalinga.
Bella anche la favola del Picerno, a sorpresa e con merito tra le grandi e guidato da un capitano, Esposito, meno prolifico del passato ma degno di nota per aver rifiutato proposte allettanti pur di restare fedele alla causa. I complimenti di Lorenzo Insigne, con cui ha condiviso l’esperienza nel settore giovanile del Napoli, è comunque motivo d’orgoglio. Chiudiamo con l’argomento arbitrale. In questo weekend ci sono stati diversi errori, il derby Paganese-Avellino ha suscitato polemiche specialmente su sponda locale. E’ evidente che alcuni arbitri chiuderanno la stagione con un voto non propriamente altissimo. Ma il bravo designatore Ciampi saprà sicuramente individuare i fischietti più interessanti anche in prospettiva grande salto. Un lavoro difficile, senza l’ausilio della tecnologia, ma reso credibile dalla professionalità di Ciampi e dei suoi più stretti collaboratori.
Fonte – Tuttoc.com