Manca un punto al Benevento, quello lasciato per strada a Catania in una serata più sfortunata che storta. Con quello sarebbe stato primato. Che dopo quattro giornate ha certamente un significato aleatorio, ma avrebbe fatto tanto morale. Non se ne duole Gaetano Auteri che sottolinea come la classifica dopo le prime giornate spesso è ingannevole. A lui sta a cuore la crescita della squadra, l’atteggiamento e lo spirito che sa mostrare in campo. Come al San Nicola contro l’Altamura. La sfida si è risolta negli ultimi minuti, quando qualcuno cominciava a non crederci più: «Noi invece abbiamo sempre cercato di vincerla quella partita e alla fine ci siamo riusciti. Contro un avversario che ha preferito soprattutto difendersi, abbiamo avuto sempre lo stesso volto, ordinato e incisivo nel primo tempo, magari più a sprazzi nella ripresa. Ma non abbiamo mai smesso di crederci e di provarci».
AI BOX. Un po’ di rammarico per gli infortuni occorsi ad Acampora e Ferrara: per entrambi si tratta di distrazioni di primo grado, una quindicina di giorni per il recupero. E ieri in allenamento si è fermato anche Capellini. Il tecnico ha già cominciato a studiare le soluzioni alternative per la partita con il Foggia. Il sostituto ideale di Acampora sarebbe Borello, reduce anche lui da un piccolo problema muscolare e non ancora al meglio: è probabile dunque che opti per uno schieramento meno spregiudicato, magari inserendo un centrocampista in più al posto del trequartista da inviare tra le linee. Il tecnico sfoglia la margherita: ha Simonetti in grande crescita che potrebbe essere l’uomo adatto a completare il trio di centro, ma non può ignorare la candidatura di Viviani da schierare eventualmente da doppio play con Prisco, magari avanzando di qual che metro il duttile Talia, che ha nelle corde anche l’attitudine a concludere dalla distanza.
LINEA VERDE. In difesa al posto di Ferrara è pronto (come ha già fatto a Bari) Angelo Viscardi, uno dei ragazzi della “cantera” giallorossa che cresce a vista d’occhio. Alternativa possibile un altro ragazzo in ascesa, 2004 anche lui, Francesco Pio Sena. In attacco sono da verificare le condizioni di Lanini, ma Auteri può sempre contare sull’esperto Manconi e il baby Perlingieri, atteso al primo gol stagionale. Il “progetto giovane” voluto fortemente dal presidente Vigorito va avanti con convinzione: in ogni gara ci sono almeno cinque ragazzi della “cantera” che fanno scendere vertiginosamente l’età media. « Il nostro – dice il presidente Vigorito – è un progetto che mira in alto, ma per arrivarci occorre tempo». Vorrebbe abbracciare la prudenza il patròn giallorosso, ma poi si lascia andare ad una considerazione sulla classifica: «Finisse così sarei quasi contento. Ho detto “quasi” perché siamo al secondo posto e non al primo…». L’ha detto e lo ha ripetuto più volte: all’obiettivo più alto ci si può arrivare anche in maniera diversa, non comprando le figurine dell’album. Il progetto dopo 20 anni andava un po’ rivisto e reso più sostenibile. Ma la voglia di vincere resta immutata. (Franco Santo)
Fonte – Corrieredellosport.it